Sala ipogea in beton lavato Foto: Simone Bossi

Il nuovo ingresso è un richiamo alla sacralità del Clarismo Foto: Simone Bossi

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Centro culturale Elisarion

Edificio contemporaneo, Visita su iscrizione
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Inches Geleta Architetti, estensione 2017-23

Il Centro culturale Elisarion è contraddistinto da valori storici, territoriali e culturali che lo rendono di significativa importanza per l’intera regione del locarnese e oltre, tanto da essere oggetto di studio da parte del Politecnico federale di Zurigo ed avere stretti legami con il celebre complesso culturale del Monte Verità.

L’Elisarion nasce difatti come struttura per il culto del Clarismo, oltre che come residenza privata del pittore e letterato Elisàr von Kupffer e del suo compagno, filosofo e storico delle religioni Eduard von Mayer. Viene quindi concepito quale vero e proprio tempio, dal profondo significato spirituale e introspettivo: il Sanctuarium Artis Elisarion. I seguaci di questa dottrina venivano introdotti nell’edifico seguendo un iter che portava da una situazione spaziale oscura al culmine etereo della sala in cui era esposto il “Chiaro mondo dei beati”. Nel tempo, cessata la destinazione d’uso di residenza e luogo di culto, questa vocazione è andata persa e il genius loci dell’edifico gradualmente dimenticato.

Il progetto si china su queste tematiche, analizzando l’edificio e il suo contesto, dal profilo storico e urbanistico, oltre che le sue esigenze funzionali e potenzialità intrinseche. Viene proposto un unico ingresso per i visitatori che possa dotare il Centro culturale di un chiaro punto d’accesso, simbolico, identitario e funzionalmente adeguato.

Il nuovo accesso raccoglie i visitatori in un’unica grande sala ipogea: un nuovo foyer d’ingresso e sala accessoria espositiva e multifunzionale che richiama, nella sua conformazione planimetrica, i temi di connotazione organica che contraddistinguevano gli spazi d’entrata della dimora originaria del Von Kupffer.

Il progetto ripropone un iter simbolico legato al Clarismo che, partendo da uno spazio racchiuso, oscuro ed introverso, culmina con quello luminoso ed elevato della “cupola” in cui era custodito in origine il “Chiaro mondo dei beati” e dove si tenevano le cerimonie del culto.

Gli interventi costruttivi inerenti il fabbricato esistente si sono limitati ad interventi puntuali: alla riqualifica del vano scala esistente, alla sostituzione dei serramenti, al restauro delle facciate, al risanamento energetico della copertura a falde e il risanamento del pavimento della sala dodecaedrica al piano terreno.

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Orari visite

  • Domenica 5 ottobre
    10:00 – 11:00
    Iscrizione obbligatoriaVisita completa, non ci sono più posti disponibili
  • Domenica 5 ottobre
    16:00 – 17:00
    Iscrizione obbligatoriaVisita completa, non ci sono più posti disponibili

Visita guidata da Inches Geleta Architetti

Indirizzo

Via Rinaldo Simen 3
6648 Minusio

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Trasporti pubblici

Da Locarno Stazione FFS: 

Bus n.311 direzione Bellinzona Stazione, fermata Minusio Centro Elisarion
Bus n.1 direzione Gordola Centro Professionale, fermata Muralto Via Sociale